il comunicato su sito del ministero dell'uguaglianza |
Ana Mato, non ha tardato a far(si) (ri)conoscere su quali saranno le politiche d'uguaglianza del governo del PP.
Le parole sono importanti: danno un nome alle cose. E il primo comunicato della fiammante ministra de Sanidad, Servicios Sociales e Igualdad, Ana Mato, debutta con un cambio di terminologia.
Le parole sono importanti: danno un nome alle cose. E il primo comunicato della fiammante ministra de Sanidad, Servicios Sociales e Igualdad, Ana Mato, debutta con un cambio di terminologia.
Ana Mato ministra Uguaglianza |
Alla condanna dell'omicidio, Ana Mato aggiunge: "E' la 59° vittima del 2011. l'anno precedente il 2010, si era concluso con 73 persone uccise per casi di violenza in famiglia."
Addio quindi alla vecchia terminologia di Violenza di Genere, tanto cara al fu governo Zapatero, da oggi tutto quello che succede tra uomini e donne tra le mura di casa tornerà alla antica e un po' troppo larga definizione di violenza domestica, con buona pace della ex ministre dell'Uguaglianza Leire Pajin e Bibiana Aido.
Leire Pajin ora deputata del PSOE dichiara in una nota riporta dalla Tv di stato spagnola che, "è molto importante chiamare la violenza con il suo nome,e quella contro le donne ha un nome proprio, perché la violenza contro le donne non avviene solo in ambito familiare, di fatto molti casi mortali degli ultimi anni si sono verificati fuori e in ambiti lontani dalla famiglia", continua Pajin, "non bisogna dimenticare che alla base di questa violenza è radicata una profonda disuguaglianza sociale tra uomini e donne"
Pochi minuti dopo la messa online del comunicato della ministra Mato, Twitter ha iniziato a raccogliere l'ira degli spagnoli. Una prova gli hashtags nati in queste ore #MatoDimision, #retroceso, #violenciaenelentornofamiliar o #violenciamachista.
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