27 dicembre 2011

Spagna, Economia e Finanze gli uomini di Rajoy

da Rotta a Sud Ovest 


Il passato imbarazzante dei Ministri dell'Economia e delle Finanze di Spagna 

Le feste di Natale ci hanno un po' distratti e hanno fatto passare quasi in secondo piano la composizione del nuovo Governo spagnolo. Si dice "quasi" perché la Spagna, come sappiamo, si è svegliata e tende a non addormentarsi più (anche se poi sceglie il monopartitismo per combattere il bipartitismo... contraddizioni di questi anni). Oggi su publico.es c'è un'analisi riguardante i due nuovi responsabili dell'economia spagnola, il Ministro dell'Economia Luis De Guindos e il Ministro delle Finanze Cristóbal Montoro. Gli spagnoli tendevano a compatire gli italiani e i greci perché si trovano a capo dei loro Governi e delle loro economie uomini provenienti da Goldman Sachs e lamentavano che né il governo italiano né quello greco sono risultato delle urne. A loro, che il 20 novembre hanno eletto il nuovo Parlamento, non è andata meglio. Anzi.
Da publico.es

Mariano Rajoy e il suo staff hanno attaccato per anni il Governo socialista per non aver previsto la crisi. Ma il loro nuovo Ministro dell'Economia Luis de Guindos non ha mai visto arrivare neanche la bancarotta della sua stessa banca.
Il 10 luglio 2008, nel suo intervento annuale nella Scuola Estiva di FAES, il think tank del PP, De Guindos ha spiegato che il principale problema che affrontava l'economia mondiale era la "tensione inflazionista" e ha avvertito del rischio di una "osave recessione".
Appena due mesi dopo, Lehman Brothers, la banca d'investimenti statunitense di cui De Guindos era presidente esecutivo per Spagna e Portogallo e membro del consiglio in Europa, era ridotta in frantumi e la sua bancarotta trascinava l'economia mondiale in una crisi da cui non è ancora uscita.
De Guindos dirige adesso l'economia spagnola. E difende esattamente le stesse ricette che nei mesi precedenti ala caduta di Lehman Brothers ha ripetuto con profusione nelle molteplici conferenze come alto dirigente della banca d'investimenti. I problemi della sua entità avrebbero trascinato tutti, ma i problemi, secondo l'oggi ministro, erano fuori, soprattutto nel mercato del lavoro, nelle pensioni pubbliche, nei salari dei lavoratori.
Adesso la sua agenda include un quarto settore urgente: la ristrutturazione del settore bancario, lo stesso da cui arriva in Lehman Brothers (2006-2008) e fino al passato giovedì, nel CdA della Banca Mare Nostrum, che ha immediatamente considerato "un grande successo" la sua nomina, sarà diretta da lui stesso, adesso dall'altra parte.
"La cosa nuova di questa crisi è che il potere finanziario, che è chi l'ha causata, abbia preso direttamente le redini dei governi e questo fenomeno arrivi adesso in Spagna" sostiene Miren Etxezarreta, cattedratica emerita della Universitat Autònoma di Barcellona. In 16 dei 27 Paesi dell'Unione Europea, ex dirigenti del settore bancario occupano posti chiave della politica economica.
"La novità di questo Governo è che le lobbies non esercitano più pressioni da fuori, ma hanno preso il controllo direttamente dallo stesso Esecutivo, con un ruolo molto distaccato delle lobbies finanziaria, delle armi e agricole" conferma Alejandro Inurrieta, professore dell' Instituto de Estudios Bursátiles.
Tra la conferenza citata, in FAES a luglio 2008, e la bancarotta della Lehman Brothers, a settembre dello stesso anno, la banca di De Guindos ebbe il tempo di realizzare una succulenta operazione in Spagna: il coordinamento dell'entrata in Borsa delle quote partecipative della Caja de Ahorros del Mediterráneo (CAM).
Nonostante la cattiva salute finanziaria che già allora caratterizzava l'entità, oggi intervenuta e considerata dalla Banca di Spagna "il peggio del peggio", Lehman Brothers ottenne che il 23 luglio 2008 le azioni fossero quotate a quasi 6 euro. Oltre il 60% fu acquistato da piccoli risparmiatori. Il suo valore è oggi equivalente a 0. Si sono trasformate in una patata bollente per le nuove autorità economiche.
Non è l'unico capitolo spagnolo dello spettro Lehman che perseguiterà il Ministro. Un altro: quello dei cittadini intrappolati dai buoni della banca, che si sono sentiti truffati e sono ricorsi ai tribunali. 
La CAM è proprio una delle entità con cui più lavorava la banca di De Guindos. Nel 2007 collocò a una pensionata buoni della banca statunitense per un valore di 134mila euro, venduti come ultrasicuri ed estranei agli USA, all'avere una garanzia propria europea, si supponeva in Olanda. De Guindos era allora membro del consiglio europeo della banca.
Dopo la bancarotta nessuno le ha risposto e la pensionata è ricorsa alla magistratura: lo scorso mese il Tribunale ha emesso una sentenza a suo favore e adesso la CAM le deve restituire l'investimento. "Non posso ancora credere che il Ministro che dirigerà l'economia spagnola sia proprio il responsabile di questi buoni in Spagna" dice Jaime Navarro, l'avvocato che ha seguito il caso. 
Il "rivale" economico di De Guindos nel nuovo Gabinetto è Cristóbal Montoro, che Rajoy ha collocato al fronte del Ministero delle Finanze, che aveva già diretto con José Maria Aznar. A lui corrisponderà far quadrare i conti e, pertanto, far aumentare le entrate dello Stato: giusto l'obiettivo contrario a quello che persegue l'ufficio di consulenza che il Ministro ha fondato dopo il suo precedente passaggio al Governo, che si chiama Equipo Económico e che offre consulenza fiscale alle imprese per ridurre legalmente i pagamenti alle Finanze. 
Equipo Económico, che fino al 2008 si chiamava Montoro y Asociados, include nella sua squadra Ricardo Montoro, fratello del ministro ed ex direttore del CIS, Salvador Ruiz Gallud, ex direttore dell'Agenzia Tributaria, e Ricardo Martínez Rico, ex Segretario di Stato del Bilancio.
Questo tipo di uffici è molto riservato circa la divulgazione dei suoi servizi, ma le indagini sul caso Gürtel hanno offerto piste su un'operazione in concreto, fatturata giusto dopo che Montoro ha lasciato la società. L'incarico arrivava da Everland, società indagata per il caso, proprietà della moglie di Jesús Merino, ex portavoce aggiunto del PP al Congreso.
Per questo lavoro, Equipo Económico emise una fattura di 116mila euro a giugno 2008. Dopo lo scoppio del caso Gürtel, il magistrato si è diretto all'impresa per conoscere l'operazione: "I servizi prestati sono consistiti nella consulenza economica e fiscale di un'operazione di acquisizione imprenditoriale, raggiungendo, tra le altre questioni relative alla compensazione di basi imponibili di esercizi precedenti, deduzioni fiscali in attesa di applicazione, spese non deducibili per diversi concetti, così come fondi di commercio derivati dall'operazione e il loro vantaggio fiscale" ha risposto la direzione di Equipo Económico.
Vari esperti tributari consultati stimano che la fattura di questo tipo di servizi oscilla tra il 5 e il 15% del guadagno fiscale ottenuto dal cliente. Pertanto, grazie a questa consulenza, il fisco non ha avuto almeno 700mila euro. (...)

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