02 luglio 2010

Stalking... what else?

di Mario de Santis (resposabile contenuti giornalistci RadioDeejay)

1.Nonostante le leggi, le molestie spesso non vengono prese sul serio. Capita anche che già il maresciallo di turno sia un po' troppo "superficiale" - ho amiche mi hanno raccontato che all'atto della denuncia la risposta era anche "tanto non possiamo fargli niente".


2. la campagna ministeriale per publbicizzare nuove le...ggi e numero verde usa la parola ..."stalking". "Dununcia lo stalking" . ma chi capisce la parola, chi realmente la collega alla "molestia"? non era più semplice mettere "molestia" nei manifesti col numero verde?
o bisogna essere maliziosi e la parola "stalking" è una sorta di freno (la destra vota la legge ma la attenua, nascondendola dietro un verbo inglese..)


3. quanlche giorno fa il settimanale "Chi" ha sospeso la rubrica di Bongiorno-Hunzinker su questi temi (molestie violenza ecc) . Vendetta politca di Signorini. Lui ne dà una motivazione che alla luce di questo episodio è però ancora peggiore della motivazione politica relativa a Fini ecc..e in quanto gay, sorprende: "l'ho chiusa perché non se la filava nessuno, alla gente non frega niente di questi argomenti". Motivo in più per insistere. Invece Signorini ama dire "me ne frego" (Si sa il fenomeno kapò ha avuto precedenti ancor più gravi, ed è facile immaginare con chi schieri Signorini quando aggrediscono una coppia gay).


4. Su repubblica Michele Serra consigliava a Bongiorno e Hunzinker di scegliere meglio il pubblico al quale si vuole parlare. non sono d'accordo, è inutile parlare di stalking alle lettrici dell'Unità o di Repubblica. Il publbico era quelo giusto, ma è chiaro che il consenso si costruisce mica solo con Minzolini. E' il pubblico che non compra i giornali quotidiani quello a cui parlare. Se si smetesse di essere carta-stampata-centrici, sarebbe meglio.

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