05 luglio 2010

Spagna, ridurre gli aborti, la sfida della nuova legge. Abortire non è più un reato

da PeaceReporter
Oggi è entrata in vigore la nuova legge sulla Salute sessuale e riproduttiva che per la prima volta nel paese prevede la legalizzazione dell'interruzione volontaria di gravidanza entro la quattordicesima settimana di gravidanza. Questa legge è un rinnovo di quella emessa nel 1985 che legalizzava l'aborto solo in caso di stupro (entro la ventiduesima settimana), di malformazione del feto (fino alla dodicesima settimana) oppure, motivo usato maggiormente, in caso di rischi per la salute psicofisica della madre. Come nel 1985, anche questa volta il tribunale Costituzionale spagnolo dovrà prendere una decisione sulla costituzionalità della legge, soprattutto dopo aver accettato il ricorso del Partido Popular, e del governo di Navarra.
La possibilita' che le adolescenti di 16-17 anni possano abortire senza il consenso dei genitori, purche' questi ne siano informati, e' uno dei punti piu' contestati della nuova legge, contro la quale i Popolari all'opposizione hanno presentato ricorso.
Per la Cee, la conferenza episcopale spagnola, la legge "impone" la "ideologia abortista e di genere" nel sistema educativo. "E' necessario ricordare che si tratta di una legge obiettivamente incompatibile con la coscienza morale, in particolare cattolica", sottolineano i vescovi in una nota.

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Abortire non è più un reato depenalizzato, diventa diritto 

 
Roma, 5 lug. (Apcom) - Entra in vigore oggi la nuova legge sull'interruzione volontaria di gravidanza in Spagna: le donne di età superiore ai 16 anni potranno abortire entro le prime 14 settimane di gestazione senza fornire alcuna spiegazione. Interrompere volontariamente una gravidanza cessa così di essere un reato, depenalizzato in base ad alcuni presupposti, per trasformarsi in un diritto, esattamente 25 anni dopo l'approvazione della prima normativa, nel 1985. Ma la Corte costituzionale mercoledì scorso ha riconosciuto l'ammissibilità di un ricorso presentato dal Partito popolare - che ha chiesto la sospensione in via cautelativa di otto articoli della legge che violerebbe l'articolo 15 della costituzione sul diritto alla vita - e ha dato a governo e parlamento tre giorni di tempo per presentare i loro argomenti prima che la Corte decida se procedere alla sospensione cautelare della riforma, alla quale si oppone fermamente la chiesa cattolica. La legge prevede inoltre che, in caso di rischio per la salute della donna, sia possibile abortire fino alla 22esima settimana. A partire da questo momento l'intervento sarà permesso solo in caso di gravi malformazioni del feto. Finora in Spagna le donne potevano ricorrere all'interruzione volontaria della gravidanza solo in caso di stupro (fino alla 12esima settimana), di malformazione del feto (22esima) o per grave rischio per la salute della madre (senza limite temporale), motivo al quale si appellava la quasi totalità delle donne, il 96,69% nel 2008.

Spagna, la pillola del giorno dopo
si potrà acquistare senza ricetta 

da Repubblica.it

La decisione del governo Zapatero per arginare il ricorso agli aborti
specie da parte di minorenni. "Per scoraggiarne l'abuso costerà 20 euro"


MADRID - Le farmacie spagnole venderanno liberamente la pillola del giorno dopo, senza più l'obbligo di presentazione di ricetta medica: la decisione è stata annunciata dal ministro della Sanità Trinidad Jimenez e da quello per l'Uguaglianza Bibiana Aido, in una conferenza stampa congiunta. (foto)

 

  • desde Cadiz
Enhorabuena Bibiana
Conocí a Bibiana hace muchos años cuando todavía estaba en Juventudes Socialistas de Cádiz. Hizo carrera apoteósica como Delegada de Cultura, Agencia del Flamenco y con Zapatero ascendió a un puesto que debió producirle el vértigo propio de quien le proponen ser ministra con una edad, digamos cortita y con una experiencia limitada. Ha sido el blanco de la derecha, la diana del Gobierno de Zapatero. Injustamente atacada e incluso insultada por los medios próximos a la Iglesia y la derecha rancia que nos ha tocado en este país. Habrá podido meter la pata en alguna cosa como todos haríamos en nuestro trabajo, ha estado muy "controlada" por la Vicepresidenta, pero hay que ponerse en su lugar, que te llame Zapatero para irte a Madrid con apenas treinta años... (leggi qui)



Video "Debate sobre Ley IVE"
Primera y segunda parte de la intervención de Bibiana Aído Almagro, Ministra de Igualdad, en el Pleno para defender la posición del gobierno sobre el proyecto de Ley Orgánica de Salud Sexual y Reproductiva y de Interrupción Voluntaria del Embarazo, del pasado debate de totalidad del 26 de noviembre de 2009.







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