28 luglio 2010

se mi molli ti ammazzo! (2)


aggiornamento
Silvana e Rita, madre e figlia la sorella Vincenza è stata ferita ed è in gravissime condizioni.
i giornali anche questa volta titolano "Dramma della gelosia" o " Uccise per amore".
Una relazione sentimentale finita, e lui che non si rassegna. Questo il motivo all'origine del gesto compiuto da un uomo che nel primo pomeriggio di oggi è entrato in un appartamento e ha sparato uccidendo due donne e ferendone un'altra. Teatro della follia, una casa di Loreto, la cittadina in provincia di Ancona. Dopo il duplice omicidio, l'uomo si è dato alla fuga, ma poche ore dopo si è consegnato alle forze dell'ordine. "Ho perso la testa, non so neppure io cosa ho fatto", sono state le prime parole che ha pronunciato consegnandosi ai carabinieri della stazione di Numana.

Katerina Marcovic, 24 anni
, originaria della ex Jugoslavia uccisa a coltellate insieme al suo nuovo compagno Salvatore Ciantia, 28enne siciliano. Entrambi uccisi a Ceva (Cuneo) dall'ex di lei, Zoran Yoksimovic, 28 anni, cittadino croato che, probabilmente, non aveva accettato la nuova relazione. L'uomo poi si è tolto la vita.

Ad Angri, in provincia di Salerno, è stato arrestato un operaio ucraino di 51 anni accusato di aver tentato di bruciare viva la ex moglie. Separato da tre mesi Valeriy Bilyayev, era andato dalla donna per cercare di riallacciare il rapporto. Respinto, l'ha aggredita violentemente con calci e pugni, trascinandola in cucina dove, dopo con la fiamma della bombola del gas, ha cercato di darle fuoco. La donna ha ustioni sul 60% del corpo ed è ricoverata in prognosi riservata.

A Morfasso, in provincia di Piacenza, è stato invece fermato il presunto responsabile dell'omicidio di Chiara Brandonisio, 34 anni, uccisa a sprangate a Bari l'8 luglio. Domenico Iania, 52 anni, è stato rintracciato dagli agenti delle Questure di Bari e Piacenza nei pressi della sua abitazione e non ha opposto resistenza. Chiara, uccisa mentre andava al lavoro

Lunedì 12 a Napoli un altro caso. Una donna di 42 anni accoltellata dal marito, Giovanni Esposito, di 46 anni nella centralissima via Depretis. Il tentato omicidio dopo l'ennesima lite scatenata dalla volontà della donna di separarsi.



E la scia è ancora lunga. L'11 luglio a Mestre Eleonora Noventa, di appena 16 anni, viene uccisa dell'ex fidanzato Fabio Riccato di 30 anni che poi si è spaato. L'uomo, che si era appena laureato in biologia con il massimo dei voti, non accettava di essere stato lasciato dalla ragazzina

Qualche giorno prima, il 4 luglio, la bancaria e giornalista Anna Maria Tarantino, 44 anni, viene massacrata di botte e poi strangolata a Roma da Leopoldo Ferrucci, un operaio di 42 che poi confessa di aver perso la testa perché respinto dalla donna.

Il 3 luglio a Cremona viene uccisa Debora Palazzo, 19 anni. Avrebbe dovuto sostenere l'esame orale della maturità entro qualche giorno. Non ha fatto in tempo perché il suo ex fidanzato Riccardo Regazzetti, autotrasportatore di 28 anni, le spara tre colpi di pistola. Debora voleva lasciarlo perché non sopportava le continue scenate di gelosia. I due si erano incontrati per chiarirsi, probabilmente una lite e poi lui l'ha uccisa prima di puntare l'arma contro di sé e farla finita. Ha lasciato un biglietto: "E' l'unico modo per restare insieme. O con me o con nessun altro".



Qualche giorno prima, il 30 giugno, a colpire è Gaetano De Carlo, carrozziere di 54 anni, indagato per stalking. Uccide due ex tra Torino e Cremona prima di togliersi la vita. La prima vittima è la sua ultima fiamma Maria Montanaro, 36 anni. Lo aveva lasciato pochi giorni prima. Le spara alla testa, poi la fuga verso Rivolta d'Adda dove vive Sonia Balcone. I due si erano lasciati anni prima, lei si era sposata e rifatta una vita ma l'uomo non aveva mai accettato la separazione e continuava a perseguitarla. Sonia lo aveva denunciato almeno sette volte. Gaetano De Carlo era stato rinviato a giudizio.



Il 3 luglio, infine, viene arrestato in provincia di Novara, Luca Sainaghi, carabiniere di 28 anni. E' lui ad aver ucciso la fidanzata Simona Melchionda, la ragazza di Oleggio di cui non si avevano più notizie dal 6 giugno. Aveva anche partecipato alle ricerche, poi la confessione. E' lui stesso ad indicare il luogo in cui ha gettato il cadavere, una sponda del Ticino, dopo averle sparato con la pistola d'ordinanza. (Apcom)




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