Il riconoscimento dei diritti di rappresentanza politica delle donne, così come garantito dall’art. 51 della Costituzione, dovrebbe essere una priorità di ogni forza politica realmente democratica, a prescindere dal rispetto di una norma regolamentare interna.
In Italia, la preponderanza di una visione della politica “solo al maschile” è trasversale e ormai assolutamente anacronistica, nonché dannosa, poiché depaupera la democrazia dell’apporto indispensabile, prezioso e insostituibile dei talenti e delle idee delle donne.
Se non si riconosce a monte, nelle scelte politiche e amministrative, questo “valore” e i diritti di partecipazione e rappresentanza politica delle donne non ci si può proporre, e in modo credibile, come forze capaci di amministrare il presente. Ancor meno di costruire il futuro.
Ed è una regola che vale per tutti”.
Anna Falcone
Responsabile Nazionale Pari Opportunità Partito Socialista
Sinistra e Libertà
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