18 novembre 2011

Spagna al voto: novita’ sul primo fronte della crisi

Lascia il potere a 51 anni Jose' Luis Zapatero, ex-icona della sinistra europea  e primo governante vittima dei mercati,  mentre il nuovo attacco della speculazione  piomba sulla Spagna  che va a votare per le elezioni politiche il 20 novembre. Elezioni che segnano la fine del 'zapaterismo'  e probabilmente la nascita di un nuovo governo guidato dal  popolare Mariano Rajoy, attuale capo dell'opposizione.  A chi  vincera' le elezioni i mercati non concederanno i  tradizionali 100 giorni di grazia per preparare le prime misure.  Rajoy sapra’ re-inventare  un modello spagnolo? E a che velocita’ correra’ la Spagna?Luigi Spinola ne parla  con Josto Maffeo, corrispondente del Messaggero da Madrid e con Alfonso Botti, professore di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Modena-Reggio Emilia, condirettore della rivista semestrale “Spagna contempo­ranea”. E ancora: Il principale partito di opposizione in Birmania, la Lega nazionale per la democrazia guidata da Aung San Suu Kyi, ha annunciato oggi la sua partecipazione alle prossime elezioni. Contemporaneamente gli Stati Uniti hanno deciso di intervenire sulla questione birmana: il presidente Barack Obama ha deciso di inviare il mese prossimo nel Paese asiatico il segretario di Stato Hillary Clinton. Ne parliamo con Cecilia Brighi, sindacalista della Cisl, autrice di “Il pavone e i generali”

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