Aleix Vidal-Quadras (Partido Popular) ha annunciato questo mercoledì che il suo partito durante i primi cento giorni di governo "in caso di vittoria alle elezioni del prossimo 20N" (ça va sans dire), sarà in grado far scattare una serie di misure, tra cui la "abrogazione" della legge sull'aborto ( IVE , ley Aido) e la modifica della legge sui matrimoni gay, per non deludere e infastidire la ritrovata unità degli elettori di centro-destra attorno al leader Mariano Rajoy ( al terzo tentativo come candidato premier... )
L' "eurodiputado" Vidal-Quadras lo ha annunciato sulla sua pagina web personale, che l'agenzia stampa Europa Press ha prontamente diffuso, il resto poi lo hanno fatto i social network. L'articolo dopo l'annuncio su quello che saranno i primi 100 giorni di governo, continua anticipando quelli che saranno i punti forti del programma del Partido Popular, Vidal-Quadras sottolinea che la priorità del prossimo governo di Mariano Rajoy andrà nel correggere "gli eccessi e gli abusi che abbiamo subito dal 2004 (anno del primo governo Zapatero)" dettando l'agenda tanto da anticipare che nei primi tre / sei mesi il governo PP sempre per non scontentare l'elettorato galvanizzato dalla vittoria , dovrà sopprimere le ore di educazione alla cittadinanza, abrogare le leggi dell' aborto (I.V.E.) e matrimonio gay, eliminare l' imposta di patrimonio, per far rispettare le sentenze del Tribunal Constitucional correzione del monte ore delle lingue regionali in materia di libertà sulla scelta della lingua nel campo dell'istruzione, promuovere l'illegalizzazione di Bildu (partito autonomista e separatista Basco) e ad attuare le riforme del mercato del lavoro per "terminare con l'arroganza dei sindacati ed accelerare l'entrata e l'uscita dal mondo del lavoro."
Se queste sono le anticipazioni provenienti dalle pagine personali di esponenti del Partido Popular , la musica non sembra cambiare nel programma di CiU ( Convergència i Unió partito catalano di matrice cristiano-democratica ). Il capo lista di CiU al Congresso, Josep Antoni Duran Lleida, ha dichiarato oggi, che durante la prossima legislatura sarà pronto a votare a favore in caso di proposta di abrogazione del matrimonio gay o di sostituire l'attuale legge che consente i matrimoni gay con le più europee "unioni civili". Il leader di CiU durante l'intervista a RAC 1 raccolta dall'agenzia EFE ha dichiarato di essere sempre stato "contro l' uso della parola matrimonio in caso di unioni tra persone dello stesso stesso, io non sono un sostenitore del matrimonio gay, sostengo le unioni civili che non sono così rare, tanto che il 90% dei paesi europei pensano la stessa cosa".
E NON SI DICA CHE SOCIALISTI E POPOLARI SONO LA STESSA COSA
Spagna: possibile vittoria del PP alle elezioni? in fila per sposarsi
con Rajoy l'omofobo, PP e PSOE non sono la stessa cosa
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