09 giugno 2012

Spagna... aiuuuuutooooooooo e la ministra prega


Europa, Spagna, attesa. Sono tre indizi che portano a una data. Quella del 10 luglio. No non è l’ansia da prestazione da campione in carica al debutto degli europei di calcio 2012.   
La Spagna si prepara ad avanzare una richiesta ufficiale di aiuti per le proprie banche. Lo fanno sapere due fonti europee e una fonte tedesca,lasciando trapelare anche una previsione sulla data, anche se nel corso della consueta conferenza stampa post consiglio dei ministri la onnipotente vicepresidenta del governo Soraya Saenz de Santamaria non conferma e non smentisce, i dettagli del piano di salvataggio, che per gli spagnoli restano ancora vaghi e non trovano di certo un esecutivo nelle condizioni di spiegarlo.
Le fonti europee, si legge nei titoli di apertura di tutti i telegiornali della sera, fanno anche sapere, che i ministri delle Finanze dell'eurogruppo potrebbero incontrarsi in una teleconferenza convocata d’urgenza per discutere degli aiuti per sanare le voragini nelle banche spagnole.
Da qualche giorno, informano i siti delle agenzie spagnole, il governo del presidente del Partido Popular Mariano Rajoy sta negoziando ossessivamente con i partner europei le condizioni del salvataggio.
Salvataggio numero quattro quello della Spagna, dall'inizio della crisi dopo quelli decisi in favore di Grecia, Irlanda e del vicino Portogallo.
Se la vicepresidenta Santamaria, davanti ai giornalisti ha dichiarato, abbassando lo sguardo di solito ieratico e fiero verso i numerosi fogli sul tavolo, che il Governo spagnolo indicherà la sua posizione sulle modalità di aiuto al sofferente sistema bancario solo quando avrà i risultati delle analisi da una fonte indipendente del settore. "Come sapete, stiamo attualmente lavorando con il Fondo Monetario Internazionale diretto dalla ex ministra delle finanze francese Christine Lagarde e con degli auditor indipendenti sulle esigenze per una completa pulizia del nostro sistema finanziario"
Le voci di salvataggio dal FMI si sono diffuse sui mercati mentre era in corso a Washington un incontro tra il direttore generale dell'Fmi e la vicepresidenta Saenz de Santamaria.
Tra smentite dal FMI, tentennamenti della numero due del governo , e un Rajoy imbarazzato negli incontri internazionali con un spread che dal suo insediamento è aumentato di più di duecento punti,  il rating della Spagna è stato abbassato ieri di tre livelli da Fitch, stramazzando a BBB, quando la Spagna era entrata nella crisi con un lodevole AAA mantenuto tale fino a fine 2010: Fitch segnala che potrebbe, non fermarsi alla tripla B, ma ridurre ulteriormente se in terra spagnola dovessero aumentare i costi per risanare il sistema finanziario.
Messaggi contraddittori rincorsi per una giornata, ma oggi appare incombente la richiesta da parte della Spagna di interventi internazionali per salvare il sistema bancario dopo la stima formulata nelle scorse ore dal Fondo Monetario, rese note questa mattina, che ha fissato in 40 miliardi di euro il fabbisogno per adeguare i parametri fissati dagli accordi di Basilea 3, che prevedono un rapporto del 7 per cento del capitale azionario e riserve di bilancio provenienti da utili non distribuiti al netto delle imposte.
Nel dibattito economico questa settimana dove il presidente Mariano Rajoy ha evitato di dare troppe risposte, si è ritagliata uno spazio la ministra del lavoro Fatima Báñez, con un messaggio ai disoccupati e ai giovani colpiti dalla crisi durante la sua visita nella provincia Andalusa di Huelva, “possiamo contare sulla protezione del manto della Vergine del  Rocìo, una protezione che sempre arriva da questa alleata privilegiata, ci ha dato questo ulteriore regalo per la nostra uscita dalla crisi e per raggiungere il benessere quotidiano, credo ha concluso emozionata la ministra, che si meriti un ¡viva la virgen del Rocío!”

I commentatori in Spagna glissano laicamente, dagli aiuti esterni a quelli celesti, il passo forse non dovrebbe essere cosi breve.

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