La centrale doveva, in realtà, chiudere già nel 2009, allorché il ministro dell’Industria concesse una proroga di altri quattro anni. La società che la gestisce, ormai acquisita dall’italiana Enel, ha provato a ottenere una seconda proroga fino al 2019. L’incidente di Fukushima, avvenuto a un reattore estremamente simile a quello in questione, ha probabilmente suggerito alle istituzioni iberiche che invece era davvero arrivato il momento di “staccare la spina” – ed, in fondo, stiamo parlando di una centrale entrata in funzione nel 1971, quarant’anni fa.
fonte greenstyle
Nessun commento:
Posta un commento