18 gennaio 2011

In Spagna editori e prostitute contro il governo

Gli editori e molti giornalisti stanno bloccando la proposta di legge presentata dal governo Zapatero ( e dall'allora ministra dell'Uguaglianza Bibiana Aido) che vieta la pubblicazione di avvisi erotici e di messaggi che promuovono la prostituzione su riviste e quotidiani.

16 settembre 2009 "Gli annunci erotici sono una verguenza"


" Gli scopi della legge sono chiari: proteggere le donne dallo sfruttamento e combattere la tratta degli esseri umani. Tuttavia sia i giornali, che da un paio di anni vivono una situazione economica molto difficile, sia le tante lucciole che affollano i quartieri a luci rosse delle città iberiche sono sul piede di guerra. Gli esperti annunciano che se la legge passasse, sarebbe un duro colpo per entrambe le categorie professionali provocando un grave danno economico sia alle finanze dei quotidiani sia a quelle delle prostitute." (dal Corriere.it)

Nella maggior parte dei casi gli annunci servono come copertura de " Trata de personas " (altra grande battaglia del dicastero dell'Uguaglianza)  e il lavoro di organizzazioni criminali che in questo modo operano "legalmente" sul territorio». A sostenere la battaglia del governo vi sono varie associazioni femministe che ritengono la norma un buon antidoto per combattere questa piaga sociale. "Lacra Social" come viene sempre definita nel corso dei dibattiti parlamentari.
Dure sono le critiche nei confronti delle maggiori testate spagnole.
Un giornale come El Pais - afferma Yolanda Besteiro, membro della Federazione Mujeres Progresistas – nonostante professi una sensibilità liberale e di sinistra, guadagna ogni anno circa 5 milioni di euro da questo tipo di pubblicità.

 2 ottobre 2009 Bibiana Aido chiede il ritiro degli annunci da tutti i giornali
 

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