10 aprile 2008

Ma cosa significa essere laici?

E' venuto forse il momento di tentare una definizione minimale, ma affermativa di laicità.
La laicità è ricondocibile al motto Etsi deus non daretur . E' un idea semplice, ma guagnata faticosamente nella storia: il diritto deve valere anche se Dio non esistesse, perchè esso si fonda sulla natra umana in quanto tale, universalmente riconosciuta. I problemi attinentil 'ethos, pubblico o privato, vengono separati dalla questione di Dio. ...

Non è insita qui alcuna ipotesi circa l'esistenza o meno del sovrannaturale circà la verita di una rivelazione, ma si afferma l'autonomia morale dell'uomo di fronte a un Dio che si astiene dal parlare attraverso un ceto particolare d'interpreti. Ne diriva che LAICO CREDENTE e LAICO NON CREDENTE sono messi sullo stesso piano. ...

LAICITA' non significa per nulla assenza di valori, ma elaborazione di valori positivi che siano condivisibili all'interno di una pluralità di posizioni etiche differenti. LAICITA' significa quindi considerare il pluralismo etico come risorsa, non come minaccia né come una realtà da controllare.

...Per un LAICO i valori di libertà e di uguaglianza - e i diritti che ne conseguono - non sono relativi, perchè garantiscono un terreno comune entro cui sviluppare il dialogo e il confronto fra differenti punti di vista siggettivi egualmente legittimi e, questi sì, egualmente relativi. Se non abbiamo fiducia in nulla, finiremo per non averne neppure per la democrazia e per la LAICITA'.

LAICITA' NON COME UN ATTEGGIAMENTO ANTIRELIGIOSO, MA COME AUTOSUFFICIENZA CONOSCITIVA DELLA NATURA UMANA E DEL MONDO, A PRESCINDERE DA FONDAMENTI TRASCENDENTI, E AUTONOMIA NELLA DEFINIZIONE DELLE NORME DEL COMPORTAMENTO MORALE.

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