01 giugno 2010

Spagna. Una legge più europea e Costituzionale. (nonostante i conservatori)

di Carmen Montón
portavoz del Grupo Socialista en la Comisión de Igualdad, miembro del Comité Federal del Partido Socialista y Coordinadora Federal de la Sectorial de Participación Ciudadana PSOE.


Manca poco più di un mese all'entrata in vigore della nuova Ley de Salud Sexual y Reproductiva y de Interrupción Voluntaria del Embarazo che solo qualche mese approvammo in Senato. Una Legge che è stata accompagnata da un Informe del Consejo de Estadod ove si affermava la piena COSTITUZIONALITA'. Oggi il Partito Popolare ha presentato un ricorso d'incostituzionalità contra questa Legge, una delle più dibattute e che ha raggiunto un ampio conseso, tanto che fu approvata con il voto di 8 gruppi politici rappresentati al Congreso Non è insolito che si dimentichino che le Leggi che si approvano in Parlamento si debbano poi rispettare. Il PP cerca con il ricorso al Tribunal Constitucional quella legittimità che non ha ottenuto nel Parlamento, come già han fatto in altre occasioni, come per il matrimonio tra persone dello stesso sesso o la Ley de Igualdad. Inoltre, con questo ricorso il PP, tenta di paralizzare l'applicazione della Legge, che equivale a impedire che la Spagna si adegui, equiparandosi alle legislazioni dei Paesi Europei che ci circondano. Ricordiamo che la Ley de Salud Sexual y Reproductiva è una legge equilibrata e necessaria per adattarci alla realtà attuale, che aumenta la sicurezza e le garanzie giuridiche delle donne e del personale medico e sanitario , evitando che sia le donne che i medici, possano "finire in carcere", rispetta il diritto delle donne a decidere sulla propria maternità, e mette l'accento sulla prevenzione, sulla quale il Governo sta già lavorando e che inizia a "darei suoi frutti", visto che secondo gli ultimi dati, gli interventi si sono ridotti di un 10% . Devo sottolineare che l'atteggiamento del PP alla riforma dell'interruzione volontaria della gravidanza è IPOCRITA. Non solo non rispettano il diritto delle donne a decidere sulla maternità, ma vogliono compiere passi indietro e tornare a un dibattito già superato dalla società spagnola

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