04 gennaio 2008

e dopo...come al solito quasi il nulla!

Monsignor Tommaso Stenico è tornato nella sua Telve tre mesi dopo la messa in onda, da parte della trasmissione «Exit» di un suo incontro negli uffici vaticani con un ragazzo omosessuale conosciuto in una chat room a luci rosse

Al centro, un suo incontro di metà ottobre negli uffici vaticani, ripreso con delle telecamere nascoste, con un ragazzo omosessuale conosciuto in una chat room. Da allora, mons. Stenico è sospeso dal suo incarico di capo ufficio della Congregazione per il Clero. Eppure, il diretto interessato si è sempre difeso, spiegando che sua intenzione era lavorare ad una inchiesta privata sul mondo dell'omosessualità, finalizzata alla pubblicazione di un libro."Mi sono dichiarato gay per smascherare chi lo è realmente". Così, mons. Stenico aveva smentito in una lunga lettera di essere omosessuale. Spiegava di avere simulato la parte del prete gay e che avrebbe fatto, in base alla sua definizione, il "ladro tra ladri", per smascherare i veri omosessuali nel tentativo di "redimere le vittime" e, soprattutto, per dare il proprio contributo contro la campagna montante sull'omosessualità dei preti nella Chiesa cattolica.
Intanto trapela qualche piccola notizia sull'andamento dell'inchiesta vaticana che lo riguarda: il 7 dicembre Tommaso Stenico sarebbe apparso di fronte alla commissione incaricata di indagare sulla vicenda portata all'interesse nazionale dalla trasmissione di Ilaria D'Amico, mentre per quanto riguarda l'annunciata pubblicazione del suo studio sull'omosessualità pare siano già in fase avanzata i contatti con una casa editrice.





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