05 ottobre 2011

"furbetta" o "puttana" sinonimi per il giudice Del Olmo. Contrari, tutti gli altri.

fonte JusticeTV.it
"Dare della prostituta alla ex moglie non costituisce un insulto se chi usa questo termine lo fa per descrivere un animale che per vivere deve usare determinate doti di astuzia" . E' questo  uno dei soprendenti passi di una sentenza emessa dal Giudice  Juan del Olmo che non è nuovo a questo tipo di azioni, della Audiencia Provincial de Murcia in Spagna.
Così un uomo violento (già segnalato da anni allo 016 numero d'emergenza per segnalare casi di violenza di genere) si è visto revocare la condanna a un anno di carcere per maltrattamenti in abito familiare.
"La realtà dei fatti - dice la sentenza - non indica che l'accusato abbia usato alcuna espressione che esprimesse disprezzo per la dignità della donna o che fosse espressione di una posizione di dominio o esigente sottomissione".  E continua:" Anzi, al contrario le due conversazioni segnalate nella sentenza emessa dal tribunale penale non esprimono commenti di insulto, nè sussistono fondamenti giuridici che facciano pensare ad una sua posizione di dominio o controllo".  Fino al punto cruciale in cui il giudice dichiara:" inoltre, si deve segnalare che l'espressione "prostituta" ( volpe tradotto letteralmente dallo spagnolo) non è stata usata in termini di disprezzo bensì come la metafora di un animale che deve agire con particolare precauzione al fine di evitare rischi per se stesso".  L'imputato però aveva già altri precedenti. Nel gennaio del 2009 era stato condannato a 31 giorni di lavori socialmente utili con il divieto di avvicinarsi alla moglie sempre per il reato di maltrattamenti in ambito familiare. come dire, un recidivo.  Per quanto riguarda il giudice, Del Olmo solo nel 2010 ha ribaltato otto sentenze simili per il reato di violenza domestica e tutte con la motivazione che "non tutte le azioni di violenza fisica  all'interno della coppia si devono necessariamente e automaticamente violenza domestica, solo in presenza di subcultura machista può accadere". In una sentenza precedente del Olmo aveva cancello il reato di violenza domestica per un uomo che aveva affarrato la moglie per il collo (come risulta dagli atti della sentenza) costringendola ad ingerire dell'insetticida. Condannato, l'uomo poi tornò ad aggredire la moglie."

Non è mancato il commento di Leire Pajin ministra della Sanità, Politiche Sociali e Uguaglianza , "no se puede consentir que un insulto y una vejación no se consideren como tal, perché dietro questi messaggi si nasconde sempre più violenza psicologica e fisica e ancor di più quando chi la esercita l'ha già esercitata prima"

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