di Anna Falcone
La vittoria di Nichi Vendola in Puglia non è un risultato locale, ma un importante segnale di cambiamento politico a livello nazionale. Il popolo delle primarie ha premiato in Puglia non una generica Sinistra, ma il lavoro di un uomo coerente con i valori che professa, i risultati di una amministrazione innovativa, la distanza presa e dimostrata da “inciuci” e interessi personali. È però, e soprattutto, la vittoria dei cittadini sugli accordi di palazzo e i giochi di potere, il rifiuto di quel malcostume politico che ammette qualsiasi alleanza pur di agguantare il potere, prima e a prescindere dai programmi, prima e a prescindere dalla credibilità degli uomini che dovrebbero realizzarli. E’ una strategia miope che ha distrutto la credibilità e la prospettiva di certa Sinistra e che oggi, in un momento in cui l’Italia vuole e deve cambiare, non può più avere alcun seguito, alcuna legittimazione di “necessità”. I cittadini lo hanno già compreso, mi auguro lo comprendano, e subito, anche le Segreterie nazionali: la Sinistra può vincere solo dandosi obiettivi coerenti con i suoi valori e affidandone la realizzazione a uomini e donne capaci, onesti e lontani dalle vecchie logiche del potere politico ad ogni costo. Oggi il consenso non è più frutto della somma di tante miserie, ma del coraggio e delle capacità anche solo di uno, sostenuto da tanti uomini e donne liberi.
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