Caricato da Letosvet. -
Son passati trent'anni dal giorno in cui, approfittando di un governo ancora fragile e della crisi economica degli anni successivi alla caduta del franchismo, un gruppo di militari armati di mitra e guidati dal colonnello della Guardia Civile Antonio Tejero fece irruzione nella sede del Congresso dei Deputati.
17 ore che il 23 febbraio 1981 lasciarono la Spagna intera sospesa immersa nel silenzio passivo, timoroso, in attesa degli eventi. Un video di trentacinque minuti registrò quelle vicende, scalfendo indelebilmente nella memoria degli spagnoli l’immagine di quel breve frangente. Le immagini riprese filmarono l’irruzione: il momento in cui il tenente colonnello Antonio Tejero, armato e con un manipolo di militari entrava nell’emiciclo del parlamento madrileno, dove si stavano tenendo le votazioni per il nuovo presidente. Durante la sparatoria, l’attacco e lo scompiglio generale, mentre i presenti si gettavano a terra, inghiottiti dai loro scranni, Adolfo Suarez, presidente uscente, insieme al suo vice e a Santiago Carillo, ex segretario del partito comunista, rimanevano immobili, seduti, statuari ai loro posti.
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